giovedì 3 dicembre 2015

"Accordami i polsi..."


"... che è da un po' che non scrivo più".


Nella mia vita ci sono state fasi dedicate quasi completamente alla scrittura. L'adolescenza e i primi batticuori affidati a un diario. Il primo blog tutto cuoricini e glitter con il racconto delle mie giornate e i testi delle canzoni. Poi l'epoca dei pensieri più profondi condivisi sui social network. Infine il blog della maturità. Questo.

Tra una fase e l'altra, sempre, ci ho messo il tempo della riflessione. Il tempo del silenzio chiassoso ed eloquente. Il tempo della vita vissuta. Spesso così intensamente da non trovare le parole per scriverne. La vita quella vera e grande, che ti sovrasta e che ti lascia lì attonita. Muta. 


In questo momento, mi trovo ad attraversare una di queste fasi. Mi interrogo sull'esistenza, sui fili che la muovono e su come, l'evolversi di certe situazioni, sembri alle volte seguire un copione ben preciso. Mi interrogo sulla fortuna. Su quanto peso abbia, in fondo. Sull'importanza invece del costruire, giorno dopo giorno, il proprio percorso. 

Penso a quella che ero esattamente un anno fa e a quella che sono ora. Penso alle persone che ho incontrato. A come mi hanno cambiata. Alla capacità, di alcune di loro, di far riemergere, un poco alla volta, un pezzettino della Me più autentica. Penso a chi, invece, nella mia vita non ci è entrato. Perché probabilmente è così che doveva andare. Quindi amen.

Penso a questa nuova fase che è appena cominciata. E chiedo scusa a voi, ma anche a me stessa, se a volte le parole mancheranno. Perché io, senza le parole, proprio non ci so stare
.

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