martedì 4 agosto 2015

Qualcuno da cui tornare


Domenica 2 agosto.
Ore 15.
Stazione di Milano Centrale.  

Una coppia si siede accanto a me che aspetto il mio treno delle vacanze. A un certo punto lei scoppia a piangere. A dirotto. Un fiume di lacrime. Lui le prende la testa tra le mani e cerca di calmarla. Invano. Continua a piangere come una disperata. Credo di avere ben pochi dubbi sul perché: a breve si saluteranno. 

La guardo (poco, perché in questo non-luogo, io mi sento più fuori luogo che mai) e mi sento rincuorata. Perché non ho nessuno da lasciare. Rincuorata. Sì. Ma solo per un po'. Perché non c'è dolore più bello, in fondo. Il dolore di un cuore che si lacera, che si spezza in due. Mentre saluti tra le lacrime qualcuno che ami. Perché, nella vita, se c'è una cosa davvero importante è questa: avere qualcuno da cui tornare.

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