lunedì 16 marzo 2015

"Ed una casa bianca in mezzo al blu..."


"Ti prometto che un giorno io e te vivremo in riva al mare. Quando poi farà freddo, chiuderemo la porta e resteremo soli".

È in giornate grigie come questa che penso al sogno della mia vita. Che poi è più che altro un desiderio, un obiettivo, visto che impossibile non è. 

Vivere in un posto di mare.

Aprire le persiane al mattino e vedere il mare. 
Anche quando è incazzato. 
Soprattutto. 
E poi godersi la quiete. 
Il cielo che si apre. 
Le nuvole che lasciano spazio al sereno. 
Quell'azzurro acceso, vivo, vero. 
Che quasi ti sembra di entrarci dentro e di annegarci. 
Quel vento che ti accarezza mentre te ne stai seduta sulla battigia e scruti l'orizzonte. 
Una barca a vela in lontananza e ti domandi: chissà dove va? 

Il mare.

A volte penso che, in un'altra vita, dovevo essere un animale acquatico. Perché è nell'acqua che ritrovo davvero la mia dimensione. E poi, in fondo, un po' mi assomiglia, il mare. Con il suo umore variabile. Calmo, un po' agitato, mosso, in tempesta, a volte. 

Un giorno vivrò in riva al mare. 
Intanto qui fuori è grigio e il cielo è plumbeo.

Fortuna che nei sogni non ci piove dentro.


3 commenti:

  1. E quando ti accorgi che l'hai realizzato davvero, è la sensazione più forte del mondo. E sei subito pronto, inondato di vento e sole e salsedine, ad aprire ancora il cassetto e infilari un altro sogno!

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