venerdì 13 marzo 2015

L'attesa dell'inatteso...



"È un’irrequietezza misteriosa e anonima, è una curiosità dell’anima".

Attesa.


Spesso fa paura, l'attesa.

Perché ti mette in stand by.
Ti lascia sospeso.
Fluttuante.
Immobile.
In bilico tra un prima e un dopo.

Ma ha molti volti, l'attesa.



C'è l'attesa che ti fa sorridere.
All'improvviso.
Mentre cammini da sola per strada.
Guidi sulle note della tua canzone preferita.
Ti muovi tra gli scaffali pieni di tutto e niente di un supermercato.
Mentre affondi le dita nella pasta frolla.
O quando, a fine giornata, ti lasci andare stremata sul letto.
Guardi il soffitto.
Sei stanca eppure ridi.
Ridi dentro.
Ridi fuori.
E il perché lo sai.

Aspetti.


Non sai chi.

Non sai cosa.

Aspetti.



L'arrivo della primavera.
E poi l'estate.
Quel messaggio che illumina il display e la giornata.
Un sorriso sincero e pulito.
Di quelli bianchi che "confondi con la neve".
Un biglietto sul parabrezza al mattino ad augurarti il buongiorno.
Le parole giuste al momento giusto.
La bellezza che sconvolge.
La follia che travolge.
Un cuore puro e nudo.
Pronto a innamorarsi della tua libertà.
Aspetti tutto.
Ma in realtà non aspetti niente.
Ha molti volti, l'attesa.
E l'attesa dell'inatteso, secondo me, è in assoluto la più bella.

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