lunedì 30 marzo 2015

Metti un quadro (parlante) su una T-shirt


Caro Stefano Guerrera, il post del giorno è dedicato a te. 

Perché io, semplicemente, ti amo! 
Perché non ho mai amato l'arte come da quando hai messo al mondo quella pagina fantastica. 
Perché in ufficio, davanti al quadro del giorno, scoppio sempre a ridere sguaiatamente. Senza soluzione di continuità. 
Perché, alla fine, guardando quel quadro, la cosa più logica che mi viene da pensare è proprio quella che hai pensato tu. Solo che tu lo dici (e glielo fai dire) davvero. Porco cane.
Perché, insomma, se i quadri potessero parlare, direbbero esattamente quello che gli fai dire tu. E in qualche modo li rendi vivi. Un passato che diventa presente. E che, forse, più presente di così non è mai stato. 

Perché oggi sono arrivate queste magliette meravigliose che non vedo (vediamo) l'ora di indossare. 
Perché, molto probabilmente, non avrei mai indossato un quadro, se fosse stato muto. 

Invece questo quadro qua, sulla mia T-shirt, parla. E sono certa che Degas, ovunque si trovi in questo momento, starà pensando che, sì, quello lì è davvero gay. E starà ridendo anche lui sguaiatamente. Proprio come me. E tutti quelli che, da oggi in avanti, incroceranno il mio cammino. 

Grazie!

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