Perché io, semplicemente, ti amo!
Perché in ufficio, davanti al quadro del giorno, scoppio sempre a ridere sguaiatamente. Senza soluzione di continuità.
Perché, alla fine, guardando quel quadro, la cosa più logica che mi viene da pensare è proprio quella che hai pensato tu. Solo che tu lo dici (e glielo fai dire) davvero. Porco cane.
Perché, insomma, se i quadri potessero parlare, direbbero esattamente quello che gli fai dire tu. E in qualche modo li rendi vivi. Un passato che diventa presente. E che, forse, più presente di così non è mai stato.
Perché, molto probabilmente, non avrei mai indossato un quadro, se fosse stato muto.
Invece questo quadro qua, sulla mia T-shirt, parla. E sono certa che Degas, ovunque si trovi in questo momento, starà pensando che, sì, quello lì è davvero gay. E starà ridendo anche lui sguaiatamente. Proprio come me. E tutti quelli che, da oggi in avanti, incroceranno il mio cammino.
Grazie!
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