mercoledì 1 aprile 2015
Ci si abitua
Alla fine ci si abitua.
Ci si abitua a tutto.
Ci si abitua alle assenze.
A quel vuoto dentro che non sai colmare.
Al dolore di una ferita.
All'indifferenza.
Al telefono che non squilla.
A un nome che non sai più pronunciare.
Ci si abitua al silenzio.
A quel vuoto nel letto, quando allunghi il braccio al mattino.
Ci si abitua a un profumo. Che lo senti ovunque. In una piazza affollata. In una strada deserta. Ti volti di scatto e non vedi nessuno. E ci si abitua a non sentirlo più, quel profumo. Nemmeno quando ti passa accanto.
Ci si abitua ai rifiuti.
Alle domande senza risposta.
Alle risposte che cercano domande.
Alle parole non dette.
Alle cose non fatte.
Ai giochi non giocati.
Ai balli non ballati.
Alle canzoni non cantate.
Ai baci non dati.
Alle mani che non si sfiorano.
Agli occhi che non parlano.
Alle bocche che non dicono.
Alle ali che non volano.
Ci si abitua a tutto.
Dicevo.
Soprattutto alle mancanze.
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